Educazione alla cittadinanza nelle scuole, anche a Monte Sant’Angelo la raccolta firme per la legge popolare

Pubblicato il 10 settembre 2018 • Giovani , Scuola

Anche Monte Sant’Angelo aderisce alla raccolta firme promossa dall’ANCI per sostenere - attraverso una legge popolare - l’introduzione della materia di educazione alla cittadinanza nelle scuole. I cittadini possono firmare presso l’Ufficio Elettorale/Anagrafe del Comune di Monte Sant’Angelo. Il Sindaco d’Arienzo: “Dai banchi di scuola per costruire un futuro migliore”.

“Responsabilità. Dobbiamo formare le nuove generazioni ad essere responsabili” – dichiara Pierpaolo d’Arienzo, Sindaco di Monte Sant’Angelo, che aggiunge – “Il senso civico, l’appartenenza alla comunità, le regole per la convivenza, il rispetto reciproco, rispetto per le istituzioni e l’ambiente sono valori fondamentali per essere buoni cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. E i banchi di scuola sono il luogo migliore e più appropriato per creare e coltivare una coscienza civica”. Per il Presidente del Consiglio comunale di Monte Sant’Angelo, Giovanni Vergura - “Con l’educazione alla cittadinanza i ragazzi svilupperebbero importanti e fondamentali capacità: l’interazione con gli altri, il pensiero critico, azioni socialmente responsabili e l’agire democratico”.

Promossa dal Comune di Firenze con il sostegno dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), la proposta ha avuto il suo momento iniziale lo scorso 14 giugno con il deposito in Corte di Cassazione da parte di una delegazione di sindaci di una proposta di legge che punta a raccogliere le cinquantamila firme necessarie per il deposito in Parlamento.

“La proposta di legge, lanciata dal Comune di Firenze e fatta nostra - spiega il Presidente dell’Anci e Sindaco di Bari, Antonio Decaro - punta a far crescere nelle nuove generazioni il senso di appartenenza alla comunità che è la base del vivere civile e solidale. L’ora di educazione alla cittadinanza, oltre a far conoscere i principi costituzionali, investirà su un aumento di consapevolezza rispetto ai beni di tutti e rispetto alle norme comportamentali. Farà capire, cioè, che il comportamento di ciascuno di noi, si tratti di rispettare una panchina o un concittadino, non è indifferente”.

La proposta di legge di iniziativa popolare mira ad introdurre l’ora di educazione alla cittadinanza come materia curricolare nelle scuole di ogni ordine e grado attraverso “lo studio della Costituzione, elementi di educazione civica, lo studio delle istituzioni dello Stato italiano e dell’UE, diritti umani, educazione digitale, educazione ambientale, elementi fondamentali di diritto e di diritto del lavoro, educazione alla legalità, oltre ai fondamentali principi e valori della società democratica come i diritti e i doveri, la libertà e i suoi limiti, il senso civico e la giustizia”.


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