Terzo incendio al Centro Comunale di Raccolta, il Sindaco d’Arienzo: “Bisogna reagire”. Domani in Prefettura

Pubblicato il 17 dicembre 2018 • Territorio

Ha affidato a Facebook le sue dichiarazioni questa mattina il primo cittadino di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo, dopo che nella notte il terzo incendio ha colpito il Centro Comunale di Raccolta. Convocata per domani, martedì 18 dicembre, una riunione con il Prefetto Mariani nel Coordinamento provinciale delle Forze di Polizia.

 “Ancora un incendio. Ancora il Centro Comunale di Raccolta. Ancora i rifiuti” – ha spiegato il Sindaco – “Le indagini in corso non consentono di fare riflessioni a riguardo. Ma lasciatemi dire alcune cose. Stiamo impiegando tutte le nostre forze per lanciare un’immagine diversa della nostra città: la Città dei due Siti Unesco, la città dei gemellaggi internazionali tra i principali centri della cristianità in Occidente, la città della storia e della cultura. Notizie di questo tipo ci riportano indietro, a scenari ed etichette che non vorremmo più cucirci addosso. E così ci indigniamo se i giornalisti su emittenti televisive nazionali definiscono la nostra città come la “culla della mafia garganica”, la quarta mafia più pericolosa d’Italia. Ci aggrovigliamo in ragionamenti di alto profilo giuridico per comprendere le arcane motivazioni che hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale, mettendo in dubbio finanche l’operato della giustizia amministrativa e di quella penale”. Per d’Arienzo – “La verità, invece, è che la mafia esiste, è ancora forte ed è ben radicata nel territorio. Si alimenta dell’economia delle nostre imprese, delle nostre famiglie. Siamo in guerra e la Squadra Stato è una delle forze in campo. Il resto spetta a noi cittadini perbene, a noi persone oneste. Se continuiamo a restare a guardare, se continuiamo ad indignarci senza reagire, questo cancro prima o poi ci divorerà e non ci sarà alcuna speranza per la nostra terra, per il nostro futuro, per i nostri figli”.


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