#MonteSantAngeloLongobarda nel patrimonio UNESCO da 6 anni

Published on 25 June 2017 • Comune , CulturaVia Reale Basilica, 127, 71037 Monte Sant'Angelo FG, Italia

3 siti in Puglia, 51 siti italiani e 1052 siti in 165 Paesi. Le tracce longobarde della Basilica-Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo sono nella lista dei beni patrimonio mondiale dell’umanità tutelati dall’UNESCO nell’ambito del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” da 6 anni, dal 25 giugno 2011.

Il sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo: “Il 25 giugno è una data storica per la nostra città. Da ben 6 anni siamo sul tetto del mondo, da quando l’U.N.E.S.C.O. ha riconosciuto le tracce longobarde nel Santuario di San Michele Arcangelo patrimonio mondiale dell’umanità insieme ai siti di Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio Torba, Spoleto, Campello sul Clitunno, Benevento. Un’eredità preziosa di cui avere cura. Il nostro scopo sarà quello di costruire un progetto in grado di soddisfare gli obiettivi strategici fondamentali che l’Unesco indica, rendere i beni volano ‘per lo sviluppo socio-economico e per la qualità della vita delle comunità di riferimento, attraverso strategie di comunicazione, educazione, ricerca, formazione e sensibilizzazione, ricercando il coinvolgimento attivo degli enti locali, a tutti i livelli’. Il nostro compito sarà, quindi, da un lato quello di conservare e tutelare, dall’altro valorizzare e promuovere questo immenso patrimonio culturale, perché la bellezza va condivisa”.

“Cercheremo nella progettazione e promozione in rete la più alta espressione del nostro operato perché Monte Sant'Angelo ha tutte le potenzialità per ricoprire il ruolo che da sempre le compete: città della cultura e del turismo” – dichiara Rosa Palomba, assessore al turismo e alla cultura della Città di Monte Sant’Angelo.
“L’Unesco è un brand già noto in tutto il mondo, che non possiamo come cittadini dare per scontato, che non possiamo come amministrazione non valorizzare quotidianamente. – aggiunge l’assessore - Il Sito Unesco come punta di diamante di un importante patrimonio storico-artistico-architettonico-culturale di cui la città dispone che può riportare la città dell’Arcangelo in un contesto internazionale. La valorizzazione e la promozione a cui guardiamo passa quindi attraverso la progettazione, cioè dalla capacità di pro-iectare, di lanciare avanti, di vedere dove finora non si è visto”.

I LONGOBARDI IN ITALIA - Il sito seriale comprende le più importanti testimonianze monumentali Longobarde esistenti sul territorio italiano, che si situano dal nord al sud della penisola, laddove si estendevano i domini dei più importanti Ducati Longobardi che formarono quella che possiamo definire la prima "nazione" italiana.

In particolare: l'area della Gastaldaga con il Tempietto Longobardo e il Complesso Episcopale a Cividale del Friuli (UD); l'area monumentale con il complesso monastico di San Salvatore - Santa Giulia a Brescia; il castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio Torba (VA); la Basilica di San Salvatore a Spoleto (PG); il Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno (PG); il complesso di Santa Sofia a Benevento e il Santuario di San Michele a Monte Sant'Angelo (FG).

Nei criteri: “I luoghi dei Longobardi e la loro eredità nelle strutture culturali e spirituali della cristianità medievale europea sono molto rilevanti. Essi hanno potenziato significativamente il movimento monastico e hanno contribuito alla creazione di una meta antesignana dei grandi pellegrinaggi, Monte Sant'Angelo, con la diffusione del culto di San Michele.
I Longobardi svolsero inoltre un ruolo determinante nella trasmissione al nascente mondo europeo delle opere classiche di letteratura, tecnica, architettura, scienza, storia e diritto”.


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