“Offerta della Cera al Santuario”: il discorso del Sindaco d’Arienzo

Published on 28 September 2018 • Manifestazioni

Come da tradizione, il 28 settembre, giorno che precede la Solennità di San Michele Arcangelo, l’Amministrazione Comunale dona alla Basilica i Ceri. A conclusione della Celebrazione eucaristica, l’intervento del primo cittadino di Monte Sant’Angelo. 


28 settembre 2018. 

Il discorso del Sindaco, Pierpaolo d’Arienzo


Arcangelo Michele,
è una città che s'inginocchia davanti a te attraverso le mie ginocchia;
è una città che solleva verso di te lo sguardo attraverso i miei occhi;
è una città che ti prega oggi attraverso la mia voce.

Siamo un popolo in cammino,
siamo un popolo pellegrino che viene a dirti oggi grazie per aver amato la nostra Città al punto di allontanarne la peste.
Veniamo a ringraziarti per averci mostrato che la preghiera di un popolo unito è un canto che sale dritto a Dio e a chi presso di lui intercede.

Così come nel 1656, anche oggi questa Comunità ha varcato il cancello di ferro, ha attraversato il cortile di pietra, e ha disceso gli 86 gradini, venendo a cercati nel cuore della Montagna Sacra.

Accetta questa cera, la luce umana che sappiamo offrirti, sperando di tornare nelle nostre case vestiti della tua luce Santa.

Proteggi questo popolo oggi come allora. Dagli la forza di rimanere unito davanti alle difficoltà della vita. Insegnagli a moltiplicarne le gioie.


Cari concittadini,
questa mia preghiera all’Arcangelo sia il canto di ognuno, per ringraziare San Michele che si é donato a noi scegliendo questo luogo come sua Dimora Terrena e scegliendo noi tutti come popolo su cui vegliare, su cui diffondere la sua luce.
Oggi ci ritroviamo qui in questo luogo straordinario per offrire a San Michele la cera, la luce umana, appunto, una tradizione che ci vede uniti davanti al nostro patrono in segno di profonda devozione, in segno di profonda gratitudine. 

Terribilis est locus iste. 
Hic domus Dei et porta coeli. 

Terribile (che incute timore) e meraviglioso é questo luogo.
questa é la casa di Dio e la porta del cielo.

Recita così l’iscrizione del portale della Basilica e ci ricorda che varcando quella porta siamo entrati nella casa di Dio per uscirne rigenerati poiché in questo ventre roccioso San Michele ci dona la possibilità di "lavare i nostri peccati", di essere persone migliori degne della sua protezione. 

È a lui che dobbiamo volgere il nostro sguardo. 

È San Michele che dobbiamo ringraziare se mai lo scoramento ha pervaso la nostra comunità anche quando la malvagità umana ci ha messo a dura prova, anche quando la bruttura dei cuori ha cercato di offuscare la bellezza di quello che ci circonda.

Da sempre, San Michele unisce i popoli nel nome della pace e della fratellanza.

Ne è la prova l’incontro avvenuto a maggio con i fratelli dei comuni della Sacra di San Michele in Piemonte; ne è la prova la presenza, oggi, della delegazione francese di Mont Saint-Michel che ringrazio per essere qui con noi. 

Mi emoziona e mi riempie di gioia ritrovarci qui pensando che dalla Cava delle pietre, quella accanto a noi, si narra sia stata prelevata la prima pietra del Santuario di Saint-Michel in Normandia per diffondere il culto del nostro Santo Patrono. 

A nome mio e dell’intera comunità vi do il benvenuto in questo luogo meraviglioso: spero possiate avvertirne il prodigio scavato in questa montagna che da 1500 anni accoglie Pellegrini da tutto il mondo. 

Da qui spero cominci il nostro viaggio insieme, nel nome di San Michele.

Permettetemi di rivolgere una preghiera per noi amministratori. 

Ti prego Arcangelo Michele aiutaci a svolgere questo compito bellissimo ma spesso molto difficile, aiutaci ad essere speranza là dove c’è scoramento, aiutaci ad essere giusti e illuminati nelle nostre scelte e decisioni. Guidaci con la tua luce e aiutaci ad essere degni amministratori di questa città meravigliosa abitata da donne e uomini di grande forza e copiosa generosità. 

Grazie San Michele per questa Basilica Patrimonio Mondiale dell’Umanità, che ci fa sentire più vicini a te, e grazie ai Padri Micheliti che la custodiscono con profonda devozione. Grazie Padre Ladislao. 

Consentitemi, infine, di porgere i più sentiti ringraziamenti e i saluti dell’intera comunità alle autorità civili, religiose, alle forze dell’ordine e a tutti i rappresentanti istituzionali provinciali, regionali e nazionali; al gruppo della Pacchianella che compie 95 anni, al Comitato Festa Patronale, ai Dirigenti e a tutto il personale scolastico intervenuti per questa solenne celebrazione. 

E un pensiero affettuoso al Vescovo Castoro, che, sono certo, sia qui con noi. 

Grazie

 

Le foto: https://www.facebook.com/pg/comunemontesantangelo/photos/?tab=album&album_id=922019827995693

Il video integrale della celebrazione: https://www.youtube.com/watch?v=cWZYqNnTCEg


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