Giornata della Memoria, Monte Sant’Angelo ricorda la figura del carabiniere Michele Fusilli internato nei lager e omaggia la famiglia
Pubblicato il 27 gennaio 2018 • Manifestazioni
“Alla memoria del carabiniere Michele Fusilli: per il suo coraggio, per aver difeso i suoi ideali e la Patria, la Città di Monte Sant’Angelo ricorda la sua figura e omaggia la famiglia”. Il sindaco di Monte Sant’Angelo Pierpaolo d’Arienzo, l’Amministrazione Comunale e la locale stazione dei Carabinieri, alla presenza della figlia Maria Giovanna, hanno celebrato la “Giornata della Memoria” ricordando la figura del carabiniere Fusilli. Fu internato nei campi di concentramento prima di Atene e poi di Norimberga dal settembre 1943 al giugno 1945 - “perché si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò e di entrare nelle forze armate tedesche”. Il sindaco d’Arienzo: “Un esempio di coraggio che ancora oggi ci deve far riflettere” – e cita il Presidente Mattarella – “La Memoria, custodita e tramandata, è un antidoto indispensabile contro i fantasmi del passato”. A ottobre 2017, il figlio Lorenzo, ha ritirato la Medaglia d’Onore concessa proprio dal Presidente della Repubblica.
LA “GIORNATA DELLA MEMORIA” - È stato celebrato - nelle sale del Comune di Monte Sant’Angelo - il 73° anniversario della “Giornata della Memoria”, il giorno in cui si ricordano lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti. La “Giornata della Memoria” viene celebrata in questa data perché il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono nei pressi della città polacca di Auschwitz scoprendo l’enorme campo di concentramento e sterminio utilizzato nel corso del genocidio nazista.
MONTE SANT’ANGELO HA OMAGGIATO LA FAMIGLIA DEL CARABINIERE FUSILLI – Nelle sale del Comune di Monte Sant’Angelo, il sindaco Pierpaolo d’Arienzo, la Giunta comunale, la locale stazione dei Carabinieri rappresentata dal Maresciallo Capo Emanuele Stelluti, il Comandante della Polizia municipale Michele Lauriola, alla presenza della figlia di Fusilli, Maria Giovanna, hanno ricordato la figura del carabiniere Michele Fusilli.
Il sindaco d’Arienzo ha raccontato chi era Michele Fusilli e ha mostrato ai presenti la Medaglia concessa dal Presidente della Repubblica, alcuni documenti in originale, le foto e la piastrina assegnata a Fusilli nel campo di Norimberga. Il sindaco poi ha donato alla figlia Maria Giovanna una pergamena in ricordo di questa Giornata.
IL CARABINIERE MICHELE FUSILLI - Nato a Monte Sant’Angelo il 1° dicembre 1901, è stato chiamato ad arruolarsi a Bari il 17 marzo 1941. L’anno dopo, il 17 marzo 1942 è stato trasferito nel Reparto autonomo dei Carabinieri Reali di Rodi Egeo per operazioni di guerra. Venne catturato dalle truppe tedesche a Rodi Egeo il 9 settembre 1943 (il giorno dopo la firma dell’armistizio) e internato nel campo di concentramento di Atene per 3 mesi. Successivamente fu portato a Salomicco e il 12 febbraio 1944, attraverso “i carri della vergogna”, venne trasferito e internato nei campi di concentramento di Norimberga “perché si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò e di entrare nelle forze armate tedesche”. Venne liberato il 22 giugno 1945 dalle Forze armate russe. Il 27 luglio 1945 venne liberato definitivamente dagli alleati. Ritornò a Bari a fare il Carabiniere fino ad andare in congedo il 1° aprile 1948 per malattia contratta durante i mesi di prigionia (pleurite bilaterale e tubercolosi). Morì a Monte Sant’Angelo il 13 novembre 1978.
Il 12 ottobre 2017, a Padova, il figlio Lorenzo ha ritirato la Medaglia d’Onore concessa dal Presidente della Repubblica “ai cittadini deportati e internati nei lager nazisti”.