“Monte Sant’Angelo Longobarda”: sabato 23 giugno Notte bianca del patrimonio culturale per i 7 anni dal riconoscimento UNESCO

Pubblicato il 22 giugno 2018 • Cultura , Turismo , Unesco

In occasione delle celebrazioni dei 7 anni dal riconoscimento UNESCO delle tracce longobarde del Santuario di San Michele Arcangelo nel Sito seriale “I LONGOBARDI IN ITALIA. I LUOGHI DEL POTERE (568-774 d.C.)” sabato 23 giugno, dalle ore 19, Monte Sant’Angelo apre i suoi tesori.  I musei/monumenti della Città resteranno aperti fino alle ore 23 con visite guidate gratuite su prenotazione (ore 19-20-21-22, per massimo 40 persone). Info e prenotazioni: t. 0884 562062 _ @: infopoint@turismomontesantangelo.it. Alle ore 17, invece, nella Sala conferenze della Biblioteca “C. Angelillis”, “Leggo un libro con mamma e papà: PICCOLE STORIE LONGOBARDE”, per bambini dai 6 anni (progetto “Nati per leggere”, UDI Gargano).

 

I musei/monumenti:  

CASTELLO NORMANNO-SVEVO-ARAGONESE - Edificato nella prima metà dell’800 ad opera del vescovo di Benevento, Orso I, il Castello di Monte Sant’Angelo fu oggetto, nel corso dei secoli, di diverse dominazioni che ne determinarono la struttura architettonica. Ai Normanni si deve la costruzione della Torre dei Giganti. Gli Svevi, con Federico II, ne fecero un castello residenziale per ospitare la prediletta, la Contessa Bianca Lancia di Torino. Gli Angioini si servirono di esso come prigione di Stato e solo con gli Aragonesi ritornerà al suo antico splendore con la costruzione di due torrioni circolari e di uno a forma di carena di nave. Nel corso dei secoli il maniero passò di mano in mano, fino al 1907, quando fu acquistato dal Comune di Monte Sant’Angelo.

 

MUSEI TECUM (Tesori del Culto Micaelico)

Museo Devozionale - Raccoglie le testimonianze lasciate dai pellegrini nel corso dei secoli in segno di devozione. Da un lato troviamo suppellettili liturgiche, argenti, paramenti appartenuti a papi, vescovi e imperatori; dall’altra, invece, si può osservare il tesoro votivo costituito da doni meno preziosi, ma altrettanto significativi per la storia del Santuario. Visitare il Museo significa, infatti, compiere un viaggio alle radici del culto micaelico. Tra le testimonianze più antiche del Tesoro della Basilica: la Croce di Federico II - al cui interno è custodito un frammento della Croce di Cristo - e l’Icona Normanna.

 Museo Lapidario (Cripte Longobarde) - Di rilevante importanza storica sono le Cripte, ambienti che costituiscono l’antico passaggio longobardo alla grotta di San Michele Arcangelo, sulle cui facciate sono presenti numerosi graffiti, tra i quali le iscrizioni Runiche e le iscrizioni Longobarde. Nel museo è conservato il materiale lapideo di epoca medioevale ed opere provenienti dal Santuario e dagli altri monumenti e chiese della città.

 

BATTISTERO DI SAN GIOVANNI IN TUMBA - Chiamato impropriamente “Tomba di Rotari”, a causa di un’errata traduzione di un’epigrafe, il Battistero risale al XII secolo ed è formato da un corpo a prisma a pianta quadrata, con due ordini di finestre e numerose decorazioni scultoree, la cui iconografia è ispirata al messaggio salvifico - con la rappresentazione della Passione di Cristo - al ciclo angelico ed ai peccati capitali. Il Battistero è situato all’interno del complesso monumentale di San Pietro (VIII secolo), che comprende anche la chiesa di Santa Maria Maggiore (XII secolo).

 

MUSEO DELLE ARTI E DELLE TRADIZIONI POPOLARI DEL GARGANO “GIOVANNI TANCREDI” - Fondato da Giovanni Tancredi, il Museo è diviso in tre piani: al piano terra sono raccolti gli attrezzi dell’economia agricola e pastorale; al primo piano vi sono gli oggetti legati al culto micaelico, alla vita domestica e agli antichi mestieri; al secondo piano troviamo la sala polivalente.

 

L’ABBAZIA E GLI EREMI DI SANTA MARIA DI PULSANO – Il vallone e gli Eremi di Pulsano, raggiungibili a pochi chilometri a sud ovest di Monte Sant’Angelo, soddisfano la curiosità di escursionisti e fedeli. Sul ciglio del vallone si erge l’antica Abbazia di Santa Maria, la cui costruzione risale al 1129 ad opera dell’Ordine Monastico degli Eremiti Pulsanesi e promossa dal monaco materano Giovanni Salcione. Nei dintorni dell’abbazia, in uno scenario di rocce grigie su strapiombi di oltre 200 metri, si trovano 24 eremi. Nel 2010 gli Eremi di Pulsano si sono aggiudicati il primo posto nel censimento Fai I luoghi del cuore”. 

 

Info e prenotazioni: t. 0884 562062 _ @: infopoint@turismomontesantangelo.it


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